Contro l’uso pubblico dell’antimafia

contro tutte le mafie

Cosa succede quando degli ex (?) genovesiani, mastelliani, berlusconiani ecc ecc si incontrano per commemorare Falcone? Si gira un bello spot in cui della gente parla, senza sapere quello che dice, introdotto dall’ “intellettuale” di coorte che dispensa arroganza ogni volta che apre bocca. L’unico che ha i titoli per parlare, Giuseppe Campione, viene “usato” per rinfrescare la facciata. Sia ben chiaro: nessuno di questi è mafioso, ma al sindaco Pino e all’assessore Scolaro non viene vergogna di aver servito Genovese e Lombardo? L’opportunismo politico al servizio di personaggi poco raccomandabili permette, al sindaco e al suo assessore, di poter parlare di antimafia? Si sa, quando si ricopre un incarico istituzionale, a un anno dalle elezioni, occorre un restyling di quello che si è stati. Ma non è così semplice. La finzione di certi comportamenti pubblici non riesce a nascondere le trame di un politica milazzese pronta ad accordarsi con chiunque pur di ottenere consenso. Lo scenario è desolante e iniziative come questa fanno inorridire se si pensa che a parlare è gente passata per Dell’Utri, Lombardo, Nania, Genovese, Mastella e tanti altri ancora. La politica dei sorrisi da cerimonia ci disgusta e il passato di questi trasformisti non si può dimenticare.