Prove di militarizzazione, la nuova realtà del neofascismo – il manifesto

neofascisti

Più che mani­fe­sta­zioni, sfi­late di tipo para­mi­li­tare con i par­te­ci­panti dispo­sti non per file, ma inco­lon­nati e in movi­mento al passo dei tam­buri. Nes­suno ai lati. Tutti in divisa: magliette o felpe nere, pan­ta­loni dello stesso colore, anfibi ai piedi. Mol­tis­sime le fiac­cole. Davanti, ad aprire il cor­teo, un nugolo di ban­diere con la croce cel­tica. Così la mani­fe­sta­zione neo­fa­sci­sta di Milano lo scorso 29 aprile, pre­senti tutte le sigle dell’estrema destra, orga­niz­zata per com­me­mo­rare oltre ai caduti mis­sini degli anni Set­tanta, Ser­gio Ramelli ed Enrico Pede­novi, Carlo Bor­sani, un gerarca fasci­sta, fir­ma­ta­rio del Mani­fe­sto sulla razza, non­ché col­la­bo­ra­tore dei nazi­sti, fuci­lato dai par­ti­giani alla libe­ra­zione della città.

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