Bici senza confini

La Bicicritica è una manifestazione che si propone di portare avanti un nuovo modello di spostamento incentrato sulle persone e non sulle auto, soprattutto nelle città a misura di bicicletta.
Transitare sulla strada è diventato molto pericoloso per i ciclisti: le automobili, fin ora padrone indiscusse della carreggiata, attraverso un rapporto di forza mantengono la supremazia ledendo l’incolumità di chi si muove in bici. Vogliamo ribaltare questo rapporto di forza.
Portare avanti un’idea di mobilità sostenibile, in un territorio già martoriato dalle industrie, è fondamentale per preservare l’ambiente dallo smog. Pedalare fa bene alla salute, permette di risparmiare tempo nella ricerca del parcheggio, ci sottrae allo stress del traffico cittadino conferendo il buonumore e facilitando la socialità tra le persone.
Quando sono iniziati i lavori per la pista ciclabile che avrebbe dovuto collegare il Tono di Milazzo con Calderà ci siamo illusi che stessimo per intraprendere un percorso di civiltà. Le aspettative sono state tempestivamente e prevedibilmente deluse: poco tempo dopo i lavori sono stati interrotti a causa di sub-appalti mafiosi. Oltre il danno la beffa: quello che ci è rimasto è una riviera di ponente devastata da lavori incompleti, e non più percorribile nemmeno a piedi.
Le strade sono dei pedoni e delle biciclette, di chi si muove in maniera non invasiva e anche in questo,ancora una volta, capiamo di non avere nessuna tutela da parte delle amministrazione ma solo disinteresse.
Le biciclette però sono sempre di più ed è sempre più forte l’esigenza di poter pedalare in libertà, a ponente e in ogni strada. Per questo Bicicritica non si ferma. E’ ancora più critica e abbatte i confini cittadini incontrando i ciclisti di Barcellona per espropriare le strade del centro alle automobili e per riprendersi il lungomare che doveva essere destinato alle biciclette e che è stato sottratto ad un’occasione di civiltà a causa della cattiva politica e della pessima gestione delle opere pubbliche.

La pedalata partirà contemporaneamente da piazza Roma a Milazzo e da piazza Alfano a Barcellona, dopo un giro per le vie del centro si percorrerà il lungomare fino al ponte di Calderà. Dopo un aperitivo con diffusione musicale al tramonto, si ripartirà per tornare alla base. Il concentramento è previsto per le 16,30.
La partenza da Calderà è previstagrandec alle19,30.

 

 

Con il Teatro Pinelli per i beni comuni

cs Il 25 aprile 2013 a Messina, il Teatro Pinelli Itinerante ha occupato la Casa Portuale, vicino l’ex mercato ittico, dopo aver provato a riaprire il Teatro in Fiera, trovato chiuso da una doppia fila di mattoni pieni.
Una nuova ZTL (zona temporaneamente liberata) ha dato alla città la possibilità di celebrare una vera giornata di Liberazione. In una data di cui molti ormai stentano a ricordare il significato, è stato “liberato” uno spazio e lo si è fatto rivivere, in linea con un percorso iniziato il 15 dicembre 2012 e che ha preso le mosse dalla vera anima antifascista della città.
Eravamo a Messina, abbiamo preso parte ai lavori di sistemazione dello spazio fino a renderlo fruibile. Successivamente all’assemblea è stato proiettato un documentario, uno spettacolo di bolle di sapone, per la gioia dei bambini e un concerto conclusivo.
Mentre la città attorno piange, alla Casa Portuale si è creata una forte aggregazione e si continuerà, per la realizzazione di uno spazio costituente, per sperimentare nuove modalità di vivere la città e di organizzarsi orizzontalmente dando modo a tutte le soggettività di esprimersi liberamente.
Quello che permette le azioni sulle ZTL non è solo credere intensamente che attraverso al fruizione libera e sociale degli spazi si possa costruire arte e cultura , ma è crederci con gioia , una gioia viscerale e contagiosa, resa irrefrenabile dalla sua stessa forza.
Questa gioia le sentiamo arrivare portata dal vento, un vento che non possono fermare.
Con il Teatro Pinelli,
per i beni comuni
Ora e sempre!

Milazzo è una città antifascista

Sabato 13 aprile, passeggiando per la via Giacomo Medici, potreste imbattervi in un gruppetto di fascistelli 2.0 che vi omaggiano del loro foglio informativo dal titolo “InformAzione”. Potete farne ciò che volete: strapparlo, evitare la mano che ve lo porge, o altrimenti fare entrambe le cose e ribadire a questi ragazzetti che MILAZZO E’ UNA CITTà ANTIFASCISTA.
Non lasciate spazio, nei giornali , nei luoghi pubblici, a chi vuole mischiarsi con un concetto di Sociale che niente ha a che vedere con il significato etimologico del termine. Questi signorini sono foraggiati da personaggi che hanno fatto e fanno il male della nostra città, della nostra regione, del nostro paese: Lorenzo Italiano, Domenico Nania, Saro Pergolizzi, Nello Musumeci,Santi Formica e Peppino Buzzanca, Giorgia Meloni, Ignazio La Russa, giusto per fare qualche nome. Tutta gente legata a una rivergination antifascista solo a chiacchiere e asservita a biechi interessi di poltrona. Il fascismo non è finito: è continuato in questi anni nelle aule istituzionali mascherato da quell’aura repubblicana che mai gli è appartenuta e mai gli apparterrà.
Diffidate da chi si fa tenere a guinzaglio da fanatismi stupidi ed estemporanei.