TrAsH PARTY Venerdì 11, 22.30
Di seguito, invece, il manifesto del trash ribelle internazionale
MANIFESTO DELL’ INTERNAZIONALE TRASH RIBELLE
Sono passati 134 anni dacchè il fonografo pop privò il mondo dell’estemporaneità dell’esecuzione live ribelle sotto forma di concerto, e la barbarie commercialcapitalistaborghesepop si arrogò l’infame diritto di violare la sacralità dell’esperienza sociale empatica dell’ascolto della musica, tutta, resa schiava dalle catene dei solchi nel vinile.
Anche allora la musica, da sempre nell’arena della lotta, fu aggredita con irrisione, menzogne, odio, e persecuzione dalle insulse melodie, ritmi e versi delle classi possidenti pop, che giustamente sentivano in essa il proprio nemico mortale.
Nel corso di questi 134 anni il pop si imponeva violentemente nella cultura popolare riducendola a becera merce di mero consumo, il popolo subì quasi ignaro, inerme e incosciente la dittatura commerciale pop che ogni forma sonora asserviva ai suoi infimi scopi tirannici.
La canaglia pop partoriva la sua mostruosa prole fatta di hitparade, discodancing, bimbomix e topten che anno dopo anno monopolizzavano ogni nota, ogni suono, ovunque nel mondo ormai coperto di fumanti macerie sociali e culturali.
E dietro di lei giacevano i suoi produttori, discografici, autori e per giunta critici musicali, e altri ruffiani musici della borghesia pop.
Oggigiorno quest’ impoverimento, non più solamente di genere socialmusicale, ma anche fisiologico e biologico, ci si pone di fronte in tutta la sua spaventosa realtà.
Opprimono e coartano ancora le nuove generazioni piccole e deboli che sono in ritardo nel proprio sviluppo storico; dal truzzo e all’emo che non sono ancora capaci di vedere al di là di Lady Gaga, al piccolo gruppo punk che viene rovinato dai capitalisti pop che operano su vasta scala e che adulterano la musica underground, e al piccolo rapper americano derubato e truffato da MTV e dai membri del Congresso.
Tuttavia la contraddizione pop con cui ci hanno marchiato fin dalla nascita rappresenta in atto la possibilità del cambiamento.
Diventa così strumento di coscienza delle miserie sociali e musicali e quindi di lotta per la liberazione dell’individuo dalla barbarie pop corn.
La coscienza si sta risvegliando nell’intero pianeta, e i ribellissimi in ogni dove esorcizzano ormai da tempo la tiranniade culturale sonora con sarcastici baccanali, dionisiaci party e ironici festini, ritrovando quell’ energia collettiva rituale che è il TRASH.
Il trash non si ascolta nella propria dimora in solitudine e riflessione. Il trash è esperienza collettiva e collettivizzante che va vissuta in compagnia o sei un ladro o una spia pop.
Sempre più umani ribelli stanno ritorcendo contro la borghesia le sue stesse note come arma sguainata e affilata pronta a trafiggere il corpo ormai esausto della produzione musicale commerciale. Non è infatti un caso che viviamo l’epoca del remake, e il sistema sembra non essere più in grado di far risorgere Michael Jackson, il Re è morto, evviva il Re.
Noi facciamo appello ai selecters, ai djs, ai ballerini ballerecci, ai divertentisti incalliti, ai musicanti ribelli, al variopinto mondo degli scaricatori di mp3, di tutti i paesi perché si uniscano sotto la bandiera dell’INTERNAZIONALE TRASH RIBELLE sotto cui sono già state ottenute le prime grandi vittorie.
Trash ribelli di tutti i paesi! Nella battaglia contro la ferocia pop, contro la monarchia dei diritti d’autore, contro il divertimento massificato a pagamento imposto dalle classi privilegiate, contro lo star system borghese e la proprietà intellettuale capitalista, contro tutti i generi e le forme di oppressione musicale e del suo sporco business: Unitevi!
Sotto la bandiera dei pirati accompagnate le note con un ballo, un fischio, una voce, una scoreggia o un liberatorio rutto, per riconquistare il maltolto e seppellire le loro morenti spoglie con una sonora risata.
Sotto la bandiera della lotta rivoluzionaria per l’ironia sonica,
Sotto la bandiera dell’INTERNAZIONALE TRASH RIBELLE – UNITEVI!
Bridget Jone’s Diary@LearnByCinema Il 17 aprile
OpenSourceParty 4 aprile. Da windowsXp passa a Linux
L’8 Aprile termina il supporto a Windows XP e Office 2003.
Questo significa che Microsoft non fornirà più supporto, aggiornamenti, migliore del sistema operativo e dei software, comunque ormai decisamente datati.
Per evitare che il tuo PC diventi preda per hacker o cybercriminali, non è necessario cambiare PC. Basta passare al software libero!
Vieni a trovarci venerdì 4 Aprile dalle 18:30. Tu porta da bere e qualcosa da mangiare (!) e insieme salveremo il tuo computer con una distribuzione linux: sempre aggiornata, supportata e sicura di fronte alle insidie della rete moderna Capiremo quella più adatta a te e al tuo PC, e ti aiuteremo ad installarla.
NB:(si tira tardi!)
Presentazione di “Briganti o emigranti”
Il tema delle migrazioni è un argomento di massima importanza sulla scena politica attuale e tocca in maniera ancor più ravvicinata la popolazione siciliana. Questa questione si intreccia fittamente con il problema della cittadinanza negata ma anche della negata dignità perché, attraverso operazioni non sempre chiare, i migranti vengono “deportati” e resi oggetto di trattamenti inumani.
Anche di questo si occupa il libro “Briganti o emigranti- studi e movimenti tra conricerca e studi subalterni”, intrecciando la questione dell’immigrazione con un altro argomento di importanza estrema: il bisogno di spazi. Leggi tutto “Presentazione di “Briganti o emigranti””
Due mesi di Corsi autogestiti…..
Sono passati due mesi da quando abbiamo avviato l’esperienza dei Corsi. Il nostro spazio si è aperto ancora una volta a persone di ogni età e pensiero con le quali, oltre alle “lezioni”, abbiamo cercato di creare momenti comuni di confronto e condivisione.
L’idea dei “corsi” non ha in se nulla di straordinario: si tratta semplicemente di condividere dei saperi individuali, e, naturalmente, una parte del proprio tempo libero. Quello che forse rappresenta una novità, per Milazzo, è la possibilità di fare tutto questo completamente al di fuori delle logiche del profitto e del mercato. I corsi, infatti, hanno un costo simbolico, il minimo necessario per portare avanti l’autogestione.
Ovunque, in Italia e altrove, esistono esperienze analoghe. Dalle palestre alle biblioteche sociali, dalle ciclo-officine ai corsi di teatro, dai laboratori artistici ai mercatini dell’usato o del biologico: man mano che la crisi economica e sociale avanza, queste realtà si consolidano e si espandono a macchia d’olio. Non è un caso che anche a Messina, città tradizionalmente fatiscente, sia da più di un anno attiva l’esperienza del Teatro Pinelli Occupato, capace di trasformare uno spazio abbandonato in pieno centro in vero e proprio “bene comune”.
A Milazzo, oggi, abbiamo ancora tantissimo da fare. Le risposte che riceviamo dalla gente, però, superano ogni volta le nostre aspettative. In questo paese sembra mancare di tutto, a cominciare dagli spazi di socialità e condivisione (per grandi e piccini!). Con le nostre pratiche vogliamo opporci fermamente ad un sistema che sembra costruito per perdere il proprio tempo a girare per i centri commerciali o in un centro città vuoto di iniziative e progetti.
Per tutte queste ragioni abbiamo intenzione di continuare con i corsi, e anzi tentare di fare molto, molto di più. Naturalmente, con l’aiuto e la partecipazione di tutti coloro che vorrano!
Milazzo Rossa
Riparte il cinema per bambini!
Ricomincia il cineforum per bambini! Cinque domeniche cinematografiche dedicate ai cartoni animati per bambini ma anche per chi li accompagna, per chi si sente ancora giovane, per chi vorrebbe tornare piccolo, per chi non è mai cresciuto.
Cinema per bambini:
19gen: La carica dei 101
02feb: The gnomo mobile
16feb: La fattoria degli animali
02mar: Madagascar
16mar: Le avventure di Zarafa
Le proiezioni saranno accompagnate da spuntini biologici fatti in casa e popcorn!
Da Lampedusa a Milazzo, nessun confine
Lo spirito della Bicicritica è stato sempre uno spirito gioioso e la gioia è dovuta all’aggregazione, al fatto che ci si ritrova accomunati da idee e sogni e verso questi si pedala, insieme.
La Bicicritica di oggi, 4 ottobre, ha qualcosa in più: ne prenderanno parte Eleonora e Gianluca che partiti da Roma in sella ad una Vespa ripercorrono le realtà italiane in cui l’impegno sociale ha fatto la differenza. Siamo contenti di rappresentare, anche noi, massa critica di Milazzo, una di queste realtà.
La nostra realtà è fatta di persone e di pensieri e anche se nasce e cresce a Milazzo ha gli occhi aperti sul mondo e su ciò che succede attorno a noi. Per questa ragione, in occasione di questa massa critica ottobrina è necessario spostare la riflessione su quello che sta succedendo in questi giorni a Lampedusa.
I morti sono quasi 150, è già una vera e propria strage ma ancora bisogna finire di contare, all’appello mancano ancora oltre un centinaio di cadaveri. E’ l’ennesima notizia di “strage di immigrati”.
Gli stati nel frattempo sono impegnati in presunte missioni di pace qua e là ( tra le missioni italiane, il Libano, l’Afghanistan, Cipro, Kosovo) ma la vera pace inizia riconoscendo a questi “immigrati” la dignità di uomini, il diritto di scappare dalla fame e dalla guerra ed essere accolti senza l’incognita di morire o finire dentro strutture similcarcerarie come CIE e CARA.
Inoltre il belpaese, insieme a Francia e Inghilterra e tra gli stati europei che concedono meno visti, e mentre la Lega attacca in ogni modo la ministra Keyenge, a decidere di queste faccende è il ministero degli Interni.
Sembra che il problema non sia nostro e quindi non ci interessa occuparcene, i barconi che cercano soccorso vengono lasciati in mezzo al mare o respinti. Ma la realtà è che queste persone scappano da condizioni create dalle nostre politiche globali ed economiche e nella fuga devono fare i conti con le barriere marine che, se non ci fossero, sarebbe possibile evitare certe stragi.
Bicicritica è per l’abolizione dei confini sulla strada, per la circolazione in sicurezza di pedoni e ciclisti ma oggi è anche per l’abolizione dei confini marini perchè la spiaggia di Lampedusa è la più bella del mondo e deve essere porto di pace, solidarietà e accoglienza, non può essere cimitero di disperazione.
Torna “Biciritica Milazzese”
Lo sviluppo decantato dalla politica è un termine obsoleto e privo di contenuti, soprattutto quando si parla di ambiente. Il motivo è semplice: l’ambiente è incompatibile con le leggi economiche in quanto, almeno dalle nostre parti, difficilmente crea un guadagno. Al contrario, lo sviluppo di ogni singolo individuo e delle comunità, è garantito dalle relazioni umane e dal rapporto di armonia con ciò che ci circonda. Il territorio in cui viviamo non deve essere considerato prodotto dell’individuo o fonte di guadagno per esso, ma bene comune.
A Milazzo ogni giorno vediamo sfilare centina di automobili lungo le vie del centro nonostante questo sia facilmente percorribile in bicicletta. L’amministrazione è immobile e sembra ignorare questa possibilità, conoscendo tuttavia i problemi di traffico e di parcheggio. Il disinteresse e la cecità che accompagnano la nostra politica danneggiano ulteriormente una città già mortificata dall’inquinamento delle industrie. Manca una pista ciclabile e in questo modo viene meno, a nostro parere, anche un autentica vocazione turistica.
Per questi motivi, invitiamo la cittadinanza a partecipare alla Bicicritica e CHIEDIAMO all’amministrazione di adottare, prima che finisca l’estate, il servizio BIKESHARING, in modo da permettere a residenti e turisti facile accesso a mezzi di trasporto non inquinanti.
Torniamo dunque a pedalare lungo le vie del centro per ribadire l’importanza della mobilità sostenibile, torniamo a parlare di beni comuni, torniamo a tessere relazioni con il prossimo e a vivere in armonia con la nostra terra…
…Appuntamento domenica 30 giugno alle ore 18.30 a piazza Roma.
Biciritica Milazzese