NO MUOS’ LAND: dopo il 9 agosto

NOM

La rete è stata recisa. E la passione, il diritto di una cittadinanza attiva che vuole riappropriarsi dei propri territori si è manifestato concretamente negli occhi, nelle gambe, nel sangue di oltre quattromila manifestanti ieri a Niscemi. Siamo entrati tutti ieri nella Base anche chi è rimasto fuori o non c’era fisicamente. Siamo andati a riprenderci i nostri compagni sulle antenne: Turi, Irene, Massimo, Nicola, Elvira, Sandro, Gabriella, Alessio.
Nessuna violenza, nessuna forzatura, solo la volontà di restituire dignità a un luogo meraviglioso colonizzato da chi ritiene la Sicilia la cinquantunesima stella della bandiera americana.
Ieri il popolo di Niscemi ha potuto vedere ancora più da vicino la m(u)ostrosità di un’opera contro la vita, portatrice insana di orrori come la guerra iper-super-mega tecnologica di chi premendo un pulsante compie catastrofi umane.
Ci hanno accusato di essere mafiosi, violenti, “anarco-insurrezionalisti”. A questi signori, presidenti della Regione, giornalai, forze del disordine mediatico e pragmatico (nel senso delle botte) rispondiamo che la nostra terra non accetta imposizioni dalla Nato, da chi vuole vendere solo sangue ed esportare solo merda (vedi alla voce F-35). Ripudiamo la guerra, la prepotenza, la colonizzazione militare; Vogliamo la pace, la possibilità di vivere la bellissima sughereta di Niscemi senza pensare che dall’altra parte del mondo, un nostro simile muore per volontà degli stessi yankees dalla quale non accettiamo ordini.
La manifestazione di ieri ha aperto una breccia. Non avremo bisogno dei picconi, basteranno le nostre mani a far cadere il muro. Pacificamente. Perchè è un dovere di tutti noi, persone libere, consacrare la Sicilia a luogo di bellezza, e non a luogo di morte.

Ora e sempre No Muos.

 

MILAZZO NOMUOS: La giunta prenda una posizione

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In prossimità del 9 agosto, data della manifestazione nazionale NOMUOS, è necessario prendere atto dell’inaccettabile posizione assunta dal presidente della regione Sicilia, Rosario Crocetta e manifestare il proprio dissenso.
È fondamentale che ognuno prenda posizione su un fatto gravissimo che sta accadendo in Sicilia, ovvero l’installazione del sistema di comunicazione satellitare (MUOS) nell’area protetta della sughereta di Niscemi.
Dire no al MUOS, è dire NO alle prese in giro di chi in campagna elettorale ha cavalcato la tigre delle aspettative popolari per poi ribordarsi vigliaccamente, abbassando la testa di fronte a logiche economiche e imperialistiche. Ma è anche dire NO alla guerra, NO alle basi militari in Sicilia, NO allo stupro di aree naturali e NO all’inquinamento elettromagnetico.
In tanti si sono meravigliati della posizione di Crocetta che sebbene si fosse schierato apertamente contro il MUOS, il 25 luglio ha fatto un passo indietro “revocando la revoca” alle autorizzazioni per l’installazione del MUOS.
I comuni di Niscemi, Caltagirone e Ragusa sono stati occupati da attivisti in segno di protesta; anche altri comuni, come Regalbuto e Palermo, hanno preso posizione in favore della lotta degli attivisti e della manifestazione.
Chiediamo che anche il comune di Milazzo prenda una posizione giusta, contro il MUOS, a favore dei cittadini e del territorio. Chiediamo, inoltre, che anche a palazzo dell’Aquila venga esposta la bandiera del movimento.
Invitiamo la cittadinanza a non restare in silenzio di fronte a un problema che è di tutti, di fronte alla nostra Sicilia deturpata e violentata per far posto a strumenti di guerra, divisione e controllo sociale.
Chiediamo, quindi, alle associazioni, ai gruppi, ai collettivi e ai singoli cittadini, legati da ideali antifascisti, antisessisti e antirazzisti di sottoscrivere il presente comunicato per spingere gli organi istituzionali competenti a prendere posizione in merito al suo contenuto.

Hanno sottoscritto il comunicato:

Hari Om

FilicusArte assciazione culturale
Il Giglio
associazione Rita Atria
Libera
Compagnia del castello

adps Il Cormorano

 

Grazie anche a tutti i singoli cittadini che hanno aderito all’appello.

Per sottoscrivere il comunicato invia una e-mail a milazzorossa@canaglie.org