Sono passati due mesi da quando abbiamo avviato l’esperienza dei Corsi. Il nostro spazio si è aperto ancora una volta a persone di ogni età e pensiero con le quali, oltre alle “lezioni”, abbiamo cercato di creare momenti comuni di confronto e condivisione.
L’idea dei “corsi” non ha in se nulla di straordinario: si tratta semplicemente di condividere dei saperi individuali, e, naturalmente, una parte del proprio tempo libero. Quello che forse rappresenta una novità, per Milazzo, è la possibilità di fare tutto questo completamente al di fuori delle logiche del profitto e del mercato. I corsi, infatti, hanno un costo simbolico, il minimo necessario per portare avanti l’autogestione.
Ovunque, in Italia e altrove, esistono esperienze analoghe. Dalle palestre alle biblioteche sociali, dalle ciclo-officine ai corsi di teatro, dai laboratori artistici ai mercatini dell’usato o del biologico: man mano che la crisi economica e sociale avanza, queste realtà si consolidano e si espandono a macchia d’olio. Non è un caso che anche a Messina, città tradizionalmente fatiscente, sia da più di un anno attiva l’esperienza del Teatro Pinelli Occupato, capace di trasformare uno spazio abbandonato in pieno centro in vero e proprio “bene comune”.
A Milazzo, oggi, abbiamo ancora tantissimo da fare. Le risposte che riceviamo dalla gente, però, superano ogni volta le nostre aspettative. In questo paese sembra mancare di tutto, a cominciare dagli spazi di socialità e condivisione (per grandi e piccini!). Con le nostre pratiche vogliamo opporci fermamente ad un sistema che sembra costruito per perdere il proprio tempo a girare per i centri commerciali o in un centro città vuoto di iniziative e progetti.
Per tutte queste ragioni abbiamo intenzione di continuare con i corsi, e anzi tentare di fare molto, molto di più. Naturalmente, con l’aiuto e la partecipazione di tutti coloro che vorrano!
Milazzo Rossa